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Scout CNGEI Torino

Sezione di Torino del Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani

Giornata mondiale del Pensiero e del Fondatore

Il 22 febbraio gli scout di tutto il mondo celebrano il loro orgoglio di appartenere al Movimento mondiale.

In questa data sono infatti nati sia il fondatore dello scoutismo Sir Robert Baden-Powell (1857) che sua moglie Olave St.Clair (1889), a sua volta promotrice del guidismo. Un giorno che ha preso il nome di Thinking Day (Giornata del Pensiero) o giornata del Fondatore.

In Italia, il 22 febbraio, gli scout vanno a scuola o sul posto di lavoro in uniforme per testimoniare la propria scelta e, nel weekend più vicino si è soliti fare un’uscita insieme a tutte le branche del Gruppo o della Sezione. Durante questa uscita si organizza un’attività volta ad avere un Pensiero per il prossimo: ad esempio raccogliere cibo per i bisognosi o allietare gli anziani in una casa di riposo.

Quest’anno vogliamo ricordar BP (come chiamiamo amichevolmente il nostro “fratello maggiore”) con le parole del discorso che tenne per il suo ottantesimo compleanno e che ben simboleggiano le sue idee arrivate fino a noi.


DISCORSO DELL’OTTANTESIMO COMPLEANNO

Cari fratelli scout, ho ottant’anni. Che ne dite? Ma non posso dire di sentirmi molto più vecchio di alcuni di voi.
Da ragazzo sono stato una specie di esploratore nautico, e ciò che imparai allora mi è servito poi nella vita. Divenni poi un soldato, e ho fatto dell’esplorazione militare, che è stata davvero eccitante. Nell’esercito ho appreso il concetto di servizio, cioè fare il proprio dovere, senza chiederne una spiegazione, ed essere preparati ad affrontare pericoli, od anche la morte se necessario, per compiere il proprio dovere.
Ho viaggiato moltissimo, e questo mi ha aperto gli occhi su altri paesi, sui loro popoli, sui loro modi di vita. Ho giocato vari giochi, acquistando salute, ed ho fatto esplorazioni e corso moltissime avventure. Sì, ho pienamente goduto della vita, anche se non avevo denaro, eccetto quello che mi guadagnavo col mio lavoro. Ho avuto vari momenti di piacere, ma ad un certo punto ho scoperto che c’era una differenza tra piacere e felicità. Il piacere lo avete quando vi divertite, quando andate al cinema, o giocate a calcio, o consumate una buona cena.
Tutto è piacere. Ma quel sentimento di piacere si esaurisce quando finisce il vostro gioco o la vostra cena. La felicità è un’altra cosa: è una gioia che rimane con voi sempre e che deriva essenzialmente non dal vostro divertimento, ma dal compiere buone azioni che aiutano gli altri.
Ottant’anni possono sembrarvi un periodo lunghissimo, ma in tutti questi anni non ricordo un momento in cui non abbia avuto qualcosa da fare. E fintantoché avrete qualcosa da fare non potrete fare a meno di essere di buon umore.
Perciò se mai vi capitasse di essere senza niente da fare, ricordatevi che c’è sempre un sacco di gente che ha bisogno di aiuto: vecchi, o malati, o poveri, che non attendono altro che una mano che li aiuti. Per povero o piccolo che tu sia, puoi sempre trovare qualcuno che sta peggio di te, sia egli malato, vecchio o storpio. Se tu vai ad aiutarlo e gli dai gioia, succede una cosa strana: scopri che rendendo felici gli altri, stai al tempo stesso rendendo più felice anche te stesso. Voglio dire che abbiate una vita lunga e allegra come la mia, e la potete avere, se vi mantenete sani e disponibili ad aiutare gli altri.
Vi dirò il mio segreto per questo: ho sempre cercato di mettere in pratica la Promessa scout e la Legge scout in tutto ciò che faccio. Se farete così, farete della vostra vita un successo e vi divertirete moltissimo, anche vivendo fino ad ottant’anni come me.
Perciò vi chiedo di ripetere con me la Promessa scout, non a pappagallo, ma pensando al significato di ogni parola che pronunciate. Ora quindi, fate il mezzo saluto e ripetete a bassa voce con me: ”Prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il Re, per aiutare gli altri in ogni circostanza e per osservare la Legge scout”.
Grazie.
Vi auguro una vita lunga e felice, e molti buoni campi!
Addio.